Gastrite nel gatto anziano: sintomi, cause e prevenzione
Tutto quello che devi sapere sulla gastrite nel gatto anziano.
Purtroppo la gastrite nel gatto anziano è un disturbo che può manifestarsi di frequente.
Nonostante nei mici questa infiammazione del rivestimento dello stomaco sia meno consueta piuttosto che nei cani, si tratta di una condizione che non dovrebbe mai essere sottovalutata.
La gastrite, infatti, può manifestarsi sia con sintomi lievi che scompaiono da soli in poco tempo, sia con altri particolarmente debilitanti che, soprattutto in un gatto un po’ più avanti con l’età, possono diventare pericolosi per la vita stessa del nostro piccolo felino.
Di seguito ti parleremo brevemente di tutti gli aspetti più importanti della gastrite nel gatto anziano, sperando di aiutarti a capire come e quando intervenire per evitare che il micio possa soffrire o andare incontro a complicanze.
Gastrite acuta e gastrite cronica
La gastrite, come abbiamo accennato anche qualche riga più su, non è altro che un’infiammazione della mucosa gastrica.
In condizioni di normalità questa produce una sostanza che protegge lo stomaco dall’acidità dei succhi gastrici. Se questi vengono prodotti in sovrabbondanza o se il rivestimento è in qualche modo danneggiato, la secrezione acida può causare episodi di vomito.
A questo proposito è sempre importante riuscire a distinguere tra vomito e rigurgito in modo tale che il veterinario a cui si andrà a esporre la situazione possa intervenire in maniera corretta.
Il vomito è generalmente preceduto da conati e lamenti. Ciò che viene espulso in questo caso è il contenuto dello stomaco del gatto, cioè succhi gastrici e cibo parzialmente digerito.
Il rigurgito, invece, non è collegato per forza di cose a ciò che il micio ha ingerito e non è accompagnato da contrazioni addominali e nausea. Ciò che viene espulso attraverso il rigurgito è semplicemente cibo non digerito (quindi non ancora arrivato allo stomaco) insieme a muco e saliva.
Nei gatti anziani i cambiamenti fisiologici relativi al tratto gastrointestinale fanno sì che si riduca la capacità di eliminare il contenuto del tratto esofageo predisponendo il micio alla disfagia (difficoltà nel deglutire) e al reflusso. Ciò può provocare disturbi della digestione più o meno marcati.
A questo si vanno ad aggiungere anche l’alterazione della composizione della bile, una ridotta disponibilità di enzimi pancreatici, uno svuotamento gastrico più lento e un transito intestinale alterato.
La gastrite nel gatto anziano e nei mici di ogni età può essere acuta o cronica: vediamo entrambe un po’ più nel dettaglio.
La gastrite acuta
La gastrite acuta nel gatto è generalmente meno frequente rispetto al cane e, in molti casi, è difficile indicarne la causa specifica.
Per i gatti che hanno l’abitudine a trascorrere molto tempo fuori casa, la gastrite acuta potrebbe essere causata dall’ingestione di uccelli, roditori o animali morti, ma anche da quella di piante ed erba.
Per quanto riguarda i gatti di casa bisogna prestare molta attenzione all’ingestione di corpi estranei, alimenti avariati e / o tossici, ma anche a un eccesso di cibo.
Esistono, inoltre, anche alcune blande infezioni batteriche e virali che si risolvono nella maggiore parte dei casi con una modesta terapia sintomatica.
Si parla di gastrite acuta quando il disturbo ha una durata inferiore ai 7 giorni e, generalmente, il segno clinico più evidente è il vomito.
Numerosi casi di gastrite acuta sono autolimitanti, cioè si risolvono senza alcuna terapia.
In altri casi, invece, si potrà intervenire razionando in piccole quantità il cibo che il micio deve assumere nel corso della giornata e scegliendo un alimento ad alta digeribilità.
A seconda di come il micio risponderà, il veterinario deciderà se prescrivere o meno dei farmaci come anti-vomito, agenti per la motilità (a meno che non si sospetti un blocco da corpo estraneo) e riduttori di acidità.
Ricorda, inoltre, che cosi di blocchi intestinali e ingestione di sostanze tossiche possono essere fatali per il gatto se non trattate correttamente e tempestivamente.
Il nostro consiglio, allora, è sempre quello di seguire i consigli del veterinario.
Anche nei casi meno gravi, infatti, è molto probabile che sia necessario integrare i liquidi nel gatto attraverso un supporto fluido endovenoso per scongiurare il rischio di disidratazione.
La gastrite cronica
Anche la gastrite cronica consiste in un’infiammazione della mucosa gastrica e spesso può essere la causa di una mancata cura della gastrite acuta, dell’utilizzo di medicinali per un lungo periodo, della presenza di parassiti o di allergie.
Anche lo stress può essere all’origine della gastrite cronica, così come altre patologie quali l’insufficienza renale, l’ipertiroidismo, la pancreatite o una neoplasia.
Come nel caso precedente, la gastrite cronica presenta il vomito come sintomo principale, a cui si possono aggiungere la nausea, l’inappetenza, la letargia, la disidratazione e il deperimento generale del micio.
La diagnosi è spesso molto complicata in quanto generalmente gli esami del gatto risultano normali. In questo senso è molto importante affidarsi al proprio veterinario di fiducia che consiglierà accertamenti specifici a seconda del caso e dell’anamnesi.
Per quanto riguarda il trattamento della gastrite acuta è sempre consigliata una dieta ipoallergenica.
Gastrite nel gatto anziano: sintomi da non sottovalutare
Abbiamo visto che, come per i soggetti giovani, anche la gastrite nel gatto anziano può manifestarsi come acuta o cronica.
Vediamo brevemente, però, quali sono i sintomi generali da non sottovalutare attraverso un facile elenco.
- Vomito. Questo è il principale campanello d’allarme e generalmente si manifesta come un vomito schiumoso con bile. Nei casi cronici potrebbe presentare anche tracce ematiche.
- Dolore addominale e conseguente letargia.
- Inappetenza.
- Dimagrimento derivato dal rigetto del cibo.
- Disidratazione legata alla perdita di liquidi.
- Aumento della salivazione. Questo spesso è dovuto all’ingestione di sostanze tossiche.
Quali possono essere le cause della gastrite nel gatto senior
Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, le cause della gastrite nel gatto anziano possono essere molteplici e a queste contribuiscono sicuramente i cambiamenti fisiologici legati all’avanzare dell’età.
Attraverso un nuovo semplice elenco vogliamo, però, segnalarti alcune delle cause più comuni che possono provocare una gastrite acuta o cronica nel micio.
- Intolleranza a un alimento particolare.
- Ingestione di sostanze tossiche o inappropriate.
- Alimentazione non corretta o cambio improvviso del cibo.
- Assunzione di farmaci per un lungo periodo.
- Presenza di parassiti intestinali.
- Patologie ad eziologia virale o batterica
- Patologie renali.
- Patologie epatiche.
- Pancreatite.
- Disordini metabolici come l’ipertiroidismo e il diabete mellito.
- Occlusione intestinale.
- Stress causato da cambiamenti improvvisi, paura e ansia.
L’alimentazione come prevenzione
La diagnosi e il trattamento della gastrite nel gatto anziano dovranno essere seguite con attenzione dal tuo veterinario di fiducia.
Ciò che possiamo fare noi è sottolineare ancora una volta l’importanza di un’alimentazione corretta e bilanciata che possa contribuire a prevenire disturbi di questo tipo.
Una dieta sana, infatti, è uno dei principali fattori che può garantire la salute e il benessere del nostro felino, anche quando il suo pelo inizia a colorarsi di argento.
Con l’avanzare dell’età, infatti, il micio mostrerà più difficoltà nel digerire. Ciò avrà come conseguenza la perdita di capacità da parte dell’organismo di beneficiare di tutti gli elementi nutritivi presenti nella pappa.
Ecco perché è importante che l’alimento per un gatto anziano sia molto appetibile, ma allo stesso tempo anche altamente digeribile.
Un buon cibo per un gatto senior dovrebbe sempre avere un alto contenuto proteico per garantire il mantenimento del peso e della massa muscolare, un basso contenuto di fosforo per sostenere la salute dei reni, inoltre dovrebbe contenere omega 3, omega 6 e vitamine per sostenere il sistema immunitario e una giusta quantità di fibre che contribuiscano alla salute dell’apparato digerente.
Un ottimo alimento per gatti anziani, inoltre, dovrebbe contenere una quantità moderata di grassi per non appesantire il tratto gastrointestinale e proteine di alta qualità per ridurre il rischio di allergie e intolleranze.
A questo proposito ti consigliamo di approfondire leggendo il nostro articolo dedicato alla corretta alimentazione del gatto anziano.
Speriamo che questo articolo dedicato alla gastrite nel gatto anziano possa esserti utile per aiutare prontamente il micio quando necessario.