Denti del gatto anziano: tutto quello che serve sapere

Tutto quello che devi sapere sui denti del gatto anziano.

Denti del gatto anziano: tutto quello che serve sapere

Per noi come per i nostri amici a quattro zampe, il passare degli anni porta con sé acciacchi più o meno seri. Per i mici che sono entrati nella fase “silver” della propria vita, una delle parti del corpo più delicate è sicuramente il cavo orale. In questo articolo, allora, cercheremo di parlare in maniera semplice e chiara dei denti del gatto anziano sperando di riuscire ad aiutarti a prendere tutte le misure necessarie a occuparti della dentatura del micio anche in questa delicata fase della sua vita.

La dentatura del gatto

Prima di iniziare a parlare dei denti del gatto anziano crediamo sia opportuno capire un po’ meglio com’è composta la dentatura del nostro micio.

Si parte con i denti da latte del gattino che iniziano a spuntare intorno alle due / tre settimane di vita. Alla nascita, infatti, i micetti sono completamente sdentati.

Successivamente, intorno ai tre / quattro mesi di età, i gatti cambiano i denti: quelli da latte cadono e fanno posto alla dentatura definitiva.

Questo passaggio termina a circa sette/ otto mesi di età e, una volta concluso, avrà fatto sì che il micio, invece dei 26 dentini da latte, abbia una dentatura composta da 30 denti definitivi a cui si sono aggiunti quattro molari.

Perché il gatto anziano perde i denti?

Purtroppo, con l’avanzare dell’età, il nostro amico a quattro zampe sarà più facilmente vulnerabile alle malattie e anche la sua dentatura potrebbe iniziare a essere soggetta a qualche problematica.

Osservando i denti del gatto nel dettaglio si può notare che le camere pulpari dei mici giovani, cioè lo spazio cavo all’interno del dente dove si trova la polpa dentaria, sono larghe. Allo stesso tempo la dentina, cioè la parte esterna che protegge la polpa, è sottile.

Nei gatti senior, invece, le pareti della dentina si ispessiscono con la conseguenza che i denti appaiano sempre più di colore giallo, marrone chiaro o “bianco sporco”.

In alcuni casi i gatti anziani possono sviluppare la cosiddetta “dentina sclerotica” e il restringimento delle camere pulpari. Questo può causare un aspetto vitreo o trasparente ai denti.

Insomma, i denti chiari e candidi dei primi tempi sono ben lontani, ma questo non significa che bisogna prestare meno attenzione alla loro salute, anzi!

Tartaro e gengivite

Nel corso degli anni, infatti, è facile che la dentatura abbia accumulato placca e tartaro. Quest’ultimi sono spesso causa di carie nei denti del micio, ma anche di altre numerose e ancor più spiacevoli conseguenze in grado anche di provocare malattie piuttosto gravi.

Una semplice gengivite dovuta all’infiltrazione del tartaro al di sotto della gengiva rende il dente più fragile e più facilmente infiammabile e potrebbe trasformarsi con il tempo in uno scollamento gengivale con conseguente mobilità dei denti. In questo caso si può arrivare addirittura alla perdita dei denti stessi.

La formazione di tartaro nei gatti è un fenomeno che non dovresti mai sottovalutare e a questo proposito ti invitiamo a leggere il nostro articolo di approfondimento.

Tartaro e gengivite, infatti, sono una delle prime cause di perdita di denti nel gatto anziano.

Diversi studi hanno evidenziato che il 70% dei mici con età superiore ai tre anni soffra della cosiddetta malattia paradontale.

Se nelle forme più lievi si manifesta esclusivamente con l’infiammazione delle gengive, questa se non trattata può degenerare intaccando i denti e, addirittura, influendo sulla salute generale del micio.

In breve, le fasi della malattia dentale dei mici sono le seguenti:

  • Accumulo della placca;
  • Formazione del tartaro;
  • Gengivite (infiammazione delle gengive);
  • Periodontite (distaccamento gengivale).

Oltre a quanto abbiamo appena visto ci sono anche altre cause per la perdita dei denti nel gatto anziano.

Tra questi ci sono traumi e fratture, ma anche tumori del cavo orale.

Sintomi del mal di denti nel gatto anziano

I denti del gatto anziano sono molto delicati e spetta a noi prendercene cura e intervenire tempestivamente quando necessario.

È fondamentale, allora, osservare sempre il nostro amico a quattro zampe e cogliere i segnali che ci manda.

Le problematiche ai denti sono caratterizzate da una sintomatologia particolarmente spiacevole sulla quale è bene intervenire in tempo per evitare al gatto di soffrire e alla malattia di degenerare.

I sintomi più frequenti del mal di denti sono:

  • Inappetenza e rifiuto nei confronti del cibo;
  • Gengive arrossate;
  • Sanguinamento delle gengive;
  • Difficoltà a toccare il micio sulla bocca;
  • Stress, fastidio e dolore;
  • Denti che si muovono.
  • Infezioni orali secondarie

L’importanza della prevenzione

Per evitare che i denti del gatto anziano possano essere soggetti a patologie o che possano trasformarsi essi stessi nella causa di gravi malattie, la prevenzione è davvero importantissima.

Innanzitutto, ti suggeriamo di effettuare controlli regolari per verificare la salute dentale del micio.

Il tuo veterinario di fiducia saprà sicuramente consigliarti esami specifici, ma anche indicarti come prenderti cura del cavo orale del tuo amico a quattro zampe nel migliore dei modi.

Un fattore da tenere a mente, come ci ricorda il Journal of Feline Medicine & Surgery (2016) attraverso l’articolo Aging in Cats: Common Physical and Functional Changes, è anche quello relativo al tipo di razza del micio.

Clinicamente, un gatto anziano domestico a pelo corto può avere una bocca sana con poca placca e minima calcificazione della dentina, mentre i gatti brachicefali (come il persiano e l’himalayano) possono presentare un maggior accumulo di placca con conseguente infiammazione orofaringea causata dall’affollamento dentale.

Persiani, Maine Coon e Siamesi sono razze geneticamente più predisposte a sviluppare malattie dentali rispetto ad altre. Per questo motivo andrebbero sottoposti a controlli più di frequente.

Ricorda che la prevenzione passa anche dall’igiene orale del micio. Pulire quotidianamente i denti del gatto, infatti, è una buona pratica che ti suggeriamo di non trascurare.

L’alimentazione a supporto

Parlando di prevenzione dobbiamo assolutamente fare un accenno all’importanza dell’alimentazione.

Una dieta sana e bilanciata fatta di alimenti naturali, privi di conservanti e coloranti artificiali è sicuramente un’ottima base di partenza.

Inoltre, è sempre consigliabile proporre al gatto un’alimentazione mista: alternare croccantini e umido, infatti, garantirà al micio i vantaggi di entrambe le tipologie di cibo.

Un’alimentazione corretta che preveda cibi la cui composizione e la cui consistenza favoriscono una pulizia naturale è il primo passo da compiere per l’igiene orale del micio.

In questo senso l’alimento secco è di fondamentale importanza. La crocchetta, infatti, quando si spacca durante la masticazione ha la capacità di strofinare i denti ritardando la comparsa del tartaro.

Allo stesso tempo è importante ricordare che il cibo umido è decisamente indicato per gatti con patologie dentali croniche perché la sua consistenza li aiuterà a deglutire senza sentire dolore. Alimenti composti da strati di mousse e filetti di carne sono perfetti per i denti del gatto anziano con gengive delicate e una dentatura fragile.

Speriamo di aver fatto in te un po’ di chiarezza su tutto ciò che riguarda i denti del gatto anziano e ti invitiamo a leggere anche il nostro articolo di approfondimento sulle malattie del cavo orale.

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